Chirurgia Orale

DI COSA SI OCCUPA?

Si occupa di: estrazioni dentali, residui radicolari, rimozione di radici o di denti inclusi o semi-inclusi nell’osso, apicectomie (asportazioni di cisti), frenulectomie, accorciamenti ed allungamenti di corona clinica ed innesti di gengiva.

Nell’implantologia comprende anche il rialzo del seno mascellare, e tutti i casi riguardanti la chirurgia ossea ricostruttiva con osso sintetico od osso del paziente stesso.

Copertura di recessioni gengivali

Una serie di condizioni favorenti possono portare alcuni pazienti alla formazione di recessioni gengivali estese. In questi casi parte della radice di uno o più denti viene a perdere progressivamente il tessuto gengivale che la ricopre, mostrando un dente come allungato in modo eccessivo. Tramite tecniche chirurgiche è possibile ottenere la copertura radicolare in modo adeguato.
Come sempre, anche in questo caso una diagnosi accurata dell’entità del problema deve precedere la terapia chirurgica vera e propria, in modo da mettere in atto la tecnica più indicata per ottenere il miglior risultato per ogni specifica situazione clinica.

Chirurgia Orale: alcuni preziosi consigli

Nel nostro reparto di chirurgia orale si eseguono interventi di ogni tipo in anestesia locale o sedazione anestesiologica, siamo in grado di fornire esami istologici con referto in 24-48 ore, eseguire analisi del sangue con referto in poche ore, affrontare casi intrattabili avvalendoci dei nostri anestesisti e delle nostre attrezzature.

Intervento più conosciuto è forse l’estrazione dei denti del giudizio, che spesso non riescono ad “erompere” in maniera naturale per mancanza di spazio o per una posizione scorretta: rimanendo incastrati a livello della gengiva causano spesso ascessi o la comparsa di dolore per carie (molto frequente su questi denti per la posizione che impedisce una corretta igiene orale, facilitando così l’accumulo di batteri cariogeni).

La chirurgia orale in realtà si occupa anche della rimozione di tessuti patologici (cisti e granulomi) e della modifica di situazioni anatomiche che possono determinare delle ripercussioni estetiche nel paziente ( come i diastemi fra i denti dovuti alla presenza di frenuli non corretti e da rimuovere
con piccoli interventi).

Denti del giudizio ed estrazioni

Anche se uno dei nostri principali obiettivi è quello di conservare il più a lungo possibile i denti naturali, a volte questi devono essere estratti perché troppo danneggiati da malattie paradontali, infezioni o carie molto profonde.
Diverso è il caso dei denti del giudizio che erompono normalmente tra i 17 e i 21 anni, i quali molto spesso vengono estratti per salvaguardare la corretta posizione e la salute degli altri denti, o perché causa di ripetute infezioni.

Perché i denti del giudizio possono provocare dei problemi?

Denti del giudizio sani e correttamente posizionati costituiscono un patrimonio prezioso per la bocca.
Tuttavia, se mandibola e mascella non sono abbastanza larghe da poterli alloggiare, questi dovranno essere estratti nei seguenti casi:
a) Denti parzialmente erotti, possono favorire il ripetersi di infezioni causando dolore, gonfiore e difficoltà di aprire la bocca
b) Denti intrappolati dentro l’osso (detti denti inclusi), crescendo possono danneggiare o spostare i denti vicini.
c) Denti storti possono interferire con la normale masticazione o rendere difficile l’igiene orale, causando problemi parodontali.

Quando estrarre i denti del giudizio?

Quando le estrazioni dei denti del giudizio sono indicate nelle persone giovani, è meglio non attendere troppo, in quanto prima dei 18/20 anni, le radici non sono ancora completamente formate, il tessuto osseo è più tenero, le possibilità di danneggiare le strutture circostanti sono minori e la guarigione più veloce.

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